mercoledì 16 agosto 2023

BERLIN NACHT UND TAG _ Fuckparade dalla Mitteleuropa (2000)

BERLIN NACHT UND TAG 

Fuckparade dalla Mitteleuropa (A)

 


Al principio. Uno.

“Ma Berlino è una città che ti mette, spietatamente, e nello stesso istante, di fronte a te stesso e di fronte alla follia degli uomini, della guerra, delle divisioni e degli schieramenti politici. Una città i cui puoi ritrovarti, se ti sei perso, o perderti completamente, se lo vuoi, nell’abbandono languido, venato di tristezza e malinconia che essa ti offre; è una città fatta di cose concrete, di rapporti umani pesanti e non frivoli, poiché anche nella sua frivolezza nasconde quella particolare pensosità che noi chiamiamo nordica. È una città culturalmente vivace, aperta, spericolata. È una città in cui puoi andare anche in fondo, soprattutto quando già alle due del pomeriggio il cielo è buio come la notte, la pioggia acida non ti lascia scampo, gli amici non rispondono più alle insistenze dei tuoi sentimenti. E, allora, in questo, il tuo cuore batterà con lo stesso impulso infelice di una città che è stata la capitale del mondo e che la storia sembra condannare allo svanimento; vedrai la gloria e la rovina, il successo e la disperazione, fino ad abbandonarsi nelle acque untuose della Sprea e allora conoscerai, pienamente, tutto il languore e tutta la saggezza di questa città; accarezzerai i rami frondosi dei silici che l’acqua trascina e ti ritroverai magicamente un uomo nuovo.”

Pier Vittorio Tondelli – Un Weekend postmoderno/Cronache dagli anni ottanta – 1985


Come previsto l’entrata sull’aereo Virgin, non è delle più trionfali. Immediate difficoltà per la valigetta di dischi, con rotelle postume incorporate, che dovrebbero facilitare il trasporto di 15 chili di dischi. La hostess, strettissimo <>scivoloso inglese, non pensa che magari forsepuòdarsisarebbegentilecortesegraditounpiccoloaiuto per sollevare da terra così tanto vinile.

Gli astanti, nonché neighboring di viaggio guardano e non favellano.

E non aiutano.

Il mio inglese non và.

Il pranzo dopo-pranzo, sono le 16,00, non si può guardare né mangiare: panino avvizzito con fetta di cadavere rosato. Dopo il té inodore, insapore, ecco il juice tradizionale all’arancia che si spalma beffardo sui miei vestiti, senza risparmiare l’ultimo TORAZINE (B), che ho appena cominciato a leggere. Fuck. Opssss!!!

Sono piena di entusiastica curiosità. Le mie unghie si stanno squamando, noto con inquietudine che la mia dieta vegana è carente di calcio.


>>>>>>O TeRra NibelunGica, che

§§§§§DovraIritemPrare§§§§IL mio Sp*rito

//////si fiero!!!

\\\\ MA malatO ++++

DonaTi a me, così come il mio aspro pensiero porgo a Te.======

sabatoprimoluglioduemila

(A) Manifestazione/evento contemporaneo e in contrapposizione con la più famosa Love Parade; dalla prima parata dell’Odio sono passati tre anni. La Fuckparade non si differenzia tanto dalla sfilata commerciale di “One Love One Family”, dove anche qui ci sono numerosi furgoni e truck che in corteo si muovono per le vie di Berlino, quanto, invece si caratterizza, con forza, per uno spirito riottoso e sperimentale, dove chi la promuove abbraccia approcci critici e autonomi rispetto all’industria della musica elettronica e delle produzioni techno, secondo un profondo dissenso generalizzato per tutto ciò che è controllato dal grande business.

(B) TORAZINE/Capsule Policrome di Controcultura Pop, giunto ormai al suo quarto numero, resta sicuramente una delle riviste/magazine più intriganti e incuriosenti nella editoria underground, con un piglio da tuttologi colti, quasi elegante e raffinata nel trattare argomenti anti nazionalpopolari [droghe, editoria, costume e società] raggiunge picchi provocatori e sarcastici nell’offrire con disincanto e ingenuità tematiche meno addomesticate quali il satanismo [v. La Loggia Nera/Una via Satanica alla Conoscenza di P.K.K. sul n. 2 e Le Origini Sataniche della Chiesa Cattolica come descritte da Jack Chick sul n. 4],e la sessualità “diversa”[v. Homocaust Queer Skinheads a cura di Paul Tergeist sul n. 4 e Masturbation for Liberation sul n. 3]. Meno interessanti i pochi articoli musicali e sicuramente meno indispensabili quelli sulle mutazioni corporee [v. piercing, scarificazioni e altre amenità], anche perché si trovano sui rotocalchi ad uso e consumo della edicola sotto casa. Di spessore gli interventi di Massimo Canovacci, soprattutto il suo ultimo viaggio lacero/contuso sull’universo “sangue”. Mentre le pagine patinate a colori dei fumetti se aumentano il prezzo di copertina, non innalzano il livello generale della rivista che potrebbe anche farne a meno. Raccomandato, anche perché ci aspettiamo grandi cose.


Haus. Due.

°°she shines in a world full of ugliness

she matters when everything is meaningless

fragile

she doesn’t see her beauty

she tries to get away sometimes

she reads the minds of all people as they pass her by

we’ll find the perfect place to go where we can run and hide

I’ll build a wall and can keep them on the other side..

but they keep waiting…and picking…°°

Nine Inch Nails – The Fragile – 1999


La casa è finalmente pulita, una leccata veloce per il mio pernottamento.

Parquet, stucchi di panna, finestre enormi, luce massiva.

Ho chiamato Peter, nick name Multipara, fondatore dell’etichetta berlinese LUX NIGRA, membro della mailing list HYPERLINK "mailto:c8@mail.ameth.org" c8@mail.ameth.org, ideata dal grafico londinese stevvi.

Cerco di capire se è ancora interessato ai miei dischi “romani”, in particolare all’ultimo di Fabrizio e Marco D’Arcangelo, di cui è accanito estimatore.

Poiché sta frantumato, non ho capito se ha suonato il giorno prima.

Ci diamo appuntamento alla prossima settimana. Chiama lui.

domenicaprimoluglioduemila


Architettura italiana. Tre.


“Nicht alles ist Bauhaus, was schön ist.”

BAUHAUS ARCHIV

Finalmente esco di casa, dalla mia nuova casa. Mi sento protetta e ci sto bene, come se mi consolasse la sola idea di stare a Berlino, inutile andare a visitare la città.

Mah!!.. L’importante era stare lontano da Roma, almeno per un po’=======

Con Christian, il mio contatto a Berlino andiamo a fare un giro verso Potsdamer Platz., sede della Sony House. 3 lame acuminate>>>di vetro, acciaio, terra cotta ___________minacciano^^^il cielo nuvoloso---tronfie e imponenti, sopra la Ausgang della U-Bahn, 3 enormi grattacieli secondo stili architettonici differenti = 3 novelle caravelle a testimoniare il nuovo secolo con i suoi nuovi itinerari da scoprire, luoghi altri dove l’uomo non ha più bisogno di spostarsi fisicamente, feticci totemizzati si ergono verso il grigio orizzonte berlinese: another location capace di dare spazio concreto e virtuale alla tele=rete=comunicazione globale in atto. Affascinante, quanto fastidiosa eleganza di strutture e di intrecci costruiti e ricostruiti tra silici e metalli, tra tavolini e fontane rigorosamente hi-tech. Pre Bauhaus post-modernista per gallerie, cinemas, ristoranti e alberghi di lusso.

Renzo Piano Studio Architekt.

Direzione/tragitto verso casa, negozio di dischi: dalla filo diffusione amplificata nel locale passano house-dance fake, ma che poi ad un ascolto più attento, mi accorgo che è proprio house-dance.

Mi guardo attorno chiedendomi se ai gestori del negozio possa interessare la mia “merce”; Nature e le altre etichette romane. Forti dubbi e perplessità. Comincio a spulciare nel mucchio, e che ti trovo: Vomit EP. l’ultimo postumo del Sasha. 3.75, -DM, praticamente neanche 4 sacchi, lo compro subito, non è il luogo adatto dove riposare|+|

Dalla consolle vado per pagare e chiedo allo spigoloso tedesco dietro il bancone, se è interessato alle Italian labels. Non capisce. Forse non vuole parlare inglese, anzi pare un poco scocciato. Mi dice di passare più tardi.

Nel frattempo Christian mi urla di salire immediatamente a casa perché una ragazza inglese mi cerca al telefono. Sicuro la Rachael. Chi cavolo può essere, visto che sono a Berlino da soli tre giorni. Ha fatto prima lei, dopo l’ultimo e-mail scambiato.

Pago/prendo il resto/scappo/salgo a casa/conto i soldi/vado in escandescenza. Mi hanno dato di meno. Mi hanno dato il resto di 5-DM, anziché di 50 marchi. Bastardi!!!! Corro giù/mi fiondo dentro al negozio e faccio subito allo spigoloso tedesco: “Forse c’è stato un errore”. Arriva l’altro proprietario, un armadio a quattro ante, sembra uno stanco pacioccone. Mi dicono che sono io a sbagliarmi. All right, sono tedeschi, non sbagliano mai. Allora interrogo l’armadio pacioccone sui dischi, mi risponde veloce che ha già troppi dischi da vendere. Che cazzo di politica, poteva trovare una scusa migliore. Vabbè fanculo ai bottegai di tutto il mondo.

Torno a casa.

Conto i soldi.

Nessuna fregatura.

Mi si erano incastrati nella tasca dei pantaloni.

Aspetto.

Mi viene sonno.

Il tempo non passa mai.

Ho sempre fame.

Squilla il telefono.

Rispondo.

Antoinella!?=!?

Hey Rachael!!

Finalmente ci sentiamo.

Finalmente sono a Berlino.

Invito lei e Christoph a cena.


Ore 20,00

Arrivano puntuali Rachael della Zhark rec. [etichetta internazionale cominciata a Detroit, portati avanti a Londra e adesso fissa a Berlino] e Christoph fondatore della mitica Praxis.

Dopo l’ultima volta che vennero a Roma, alla Fintek, i tentativi di farli ritornare fallirono, una volta perché in occasione della festa per l’ultimo Peti Nudi avevamo ricevuto notizie certe dell’imminente sgombero di Spazio Kamino da parte della circoscrizione comunale di Ostia, un’altra volta per l’anniversario dei 10 anni di occupazione del centro, successe che Christoph a causa di una febbre influenzale rimase bloccato in Svizzera.

Scambiamo subito i regali.

Loro mi hanno portato Praxis 17 ultima realizzazione dell’etichetta e Dirty Thunderinas, nuovo progetto tutto femminile della Rachael. Io entusiasta regalo Torazine 3 e Syncretic 02.

Mentre aspettiamo di mangiare, accenno al progetto del libro di Alter8, dove verranno tradotti ed inseriti alcuni vecchi scritti di Christoph e di Datacide

Rachael non fa che ripetermi nice to meet you, lei esprime tutto la sua espansività americana, così in contrasto con la fredda serietà nord-europea.

Entrambi restano soddisfatti della mia cena improvvisata, almeno per il cibo noi italiani comandiamo su tutti. Dopo mirto e filu e ferru, liquori sardi assi potenti, anche Christoph, con i suoi occhiali da intellettuale triste e suoi abiti rigorosamente neri diventa loquace e comincia a sorridere, perfino a ridere.

Parliamo dei dischi e mi conferma dell’opportunità di poterli scambiare tutti con quelli che distribuisce. Bene evito così di trasportarli per tutta Berlino, oltre tutto lui ha quello che mi serve, dinamite pura%%%%

Per il primo party della Fuckparade, ci diamo appuntamento per giovedì prossimo. Rachael mi invita ad accompagnarli.

Gute Nacht.

lunedìtreluglioduemila


Ost. Quattro.

Sabato 22/07/2000 Berlin Parco di Friedrichshain

"Il parco è deserto, tranne qualche assatanata, peggio di me, sono proprio annoiata, tutto perché ancora non parlo uno straccio di tedesco. Questa lingua del cazzo mi sta esaurendo in una maniera allucinante. Solo sesso. Sesso e niente più. Arriveranno comunque, tempi migliori. Come finirà questo sabato? Sono tutta ben spelacchiata, sopra e sotto; mi sa che approfitto per alzare il culo di 15 cm, e scopro un po’ le gambe, per non dimenticare che sono belle, e che bisogna mostrarle. Solo che di stare in ambienti completamente finocchi, non ne ho voglia. Vorrei che Charlong si ripigliasse un attimo, e che raccolga il coraggio di muovere il culo; credo che ogni tanto si debbano infrangere le buone maniere. Anche se noi lo facciamo un po’ troppo spesso. Questa canna mi ha proprio imballata per benino, spero che prima di andarmene non mi salti in testa di farmene un’altra, sono già abbastanza messa bene. Comunque qualche cazzo grosso è passato, giusto passato; ma come sempre sono le mostre che prevalgono; e sono sempre le più accanite, come ad esempio questa che c’è dietro di me, se la mena già da un po’, ha gli occhiali scuri, modello anni ’70. Gesù!! Sembra il prete della parrocchia vicina a casa. E’ proprio ostinato come una zanzara, mi fa tanta tristezza, forse per l’effetto della canna e perché sono cose che ho già visto. In tutti i posti è sempre la stessa.

Poi c’era uno che sembrava un cazzo grosso da lontano e Maria Lalla da vicino; dunque non credo che sia il caso che lei continui a battermi i pezzi, con il prete dietro e Maria Lalla davanti. Per il momento vasta scelta, dunque. Lalla ha preso coraggio e mi passa davanti, ci manca solo che mi urli in faccia:- BASTARDA!!- Ho perso i documenti ieri, meno male che li ho ritrovati, ancora una volta ho avuto culo. Il prete è sempre dietro e si tira il fagiolo, che io credo non si alzerà maiiii. Lalla ora passeggia sul prato bagnato. Il sole sta calando, e così anche io, non credo che muoverò il culo per un'altra ora. Poi tornata casa, vedrò di non far finire la serata in squallore. Sono lontani i tempi di via Rockfeller 39. Le giornate sembravano non finire mai, dietro i vetri delle finestre grigie logorate dal tempo. L’ultima volta che le vidi, fu quando le portarono via con la motoretta, le avevano sostituite con quelle in pino di Svezia. Per mia zia e per tutto il resto degli inquilini era come se gli avesse portato oro[…] il geometra, infatti il signor geometra, con i fondi per il ripristino dei palazzi, andava la sera al cinema Astra per pagare la marchetta. […] zia Cecilia[…] si dispera perché Giuseppe si fa le pere da quando aveva 14 anni. […] Il marito della S. si fa le pere, passa il tempo dalla comunità a casa[…] mia sorella Rosy ha mollato il marito che è finito in galera per droga, naturalmente. […]Lalla se ne andata, il prete e sempre lì. Oggi non dà messa. Torno a casa, e meglio. Il freddo si fa pungente, e la fame anche.”

Christian Michelle Piga. Esilio Berlinese.


Verso le sette di sera chiamo Rachael e mi avvio verso Friedrichshain, quartiere contiguo a Prenzlauer Berg, dove abito, e Kreuzberg, storica zona di squatters ad ovest della città.

Tram n. 20 sotto casa che mi porta diretto in zona, poco prima di Frankfurt Tor.

Una volta da Christoph e Rachael, abitazione con moquette nera, fondale di carta lussureggiante con palme e tramonto rosso fuoco, inizio lo scambio di dischi.

Christoph trova assai bello Syncretic 2 con la traccia di Leo.

Riempio la mia valigetta con più di 50 dischi. Impossibile prenderne due uguali, sono tutti interessanti. New Skin 4, alcuni 7” in Limited Edition.

Rachael elegante è pronta per la serata. Vengo introdotta a Joel Amaretto, proprietario della label Kool.Pop, jungle core sporca e ruvidamente noise come quella prodotta dai Society Suckers, due pischelli berlinesi in fissa con l’hardcore. Raggiungo la location Maria am Ost- Bahnhof in macchina con Markus/Postcore e Daniel/Eitherherd della Widerstand austriaca, perfetta miscela tra sonorità dure e sperimentazione industriale d’ambiente.

La stazione della S-Bahn dell’ex Berlino Est troneggia nei pressi ristrutturata e riammodernata. Il posto adiacente era prima della caduta del muro un magazzino di scambio merci tra Ovest e Soviet. Official, qui a Berlino i locali sono quasi tutti autorizzati, difficile trovare situazioni di totale illegalità. Dopo la caduta del muro il recupero e la speculazione edilizia sono state veloci.

Comunque è assai bello: strutture e impalcature da cantiere dentro un atmosfera quasi buia, quasi da night anni settanta, con tanto di divanetti di velluto assai confortevoli.

Al secondo piano la terrazza da sulla stazione con uno scenario rosato suggestivo e rilassante. Mi siedo a fare due chiacchiere con Rachael, sulle sedie imbottite, davanti: tavolini e birra con gin.

nessuna ressa durante la serata, a dimostrazione che il genere di musica suonato ha pochi estimatori anche a Berlino: ruvida jungle breckcore incastratissima spesso rumorosa, poco sperimentale a volte, ma molto molto violenta e potente, nessuna variazione, solo un poco di drum’n’bass danzereccia nei ritagli. Tutti i dj si esprimono secondo una scelta musicale non addomesticata, una sorta di nicchia per pochi estimatori. Mi consola vedere che non sono da sola ad avere gusti difficili in fatto di note; ma è evidente che non siamo in tanti ad ascoltare questa musica così poco orecchiabile, spesso ostica, addirittura caustica.

15 minuti mixati da Christoph De Babalon incutono un terrore scapigliato e oscuro, così come le sue migliori produzioni su DHR e Zhark. Anche Peter della Lux Nigra, con una solo traccia di venti muniti circa scuote le fondamenta, boati noise imprevedibili.

Mi offrono dell’ottimo speed salvifico, che mi consente di non adagiarmi da subito sugli invitanti salottini, magari per dormire; mentre Joel mi ricorda che la settimana della Fuckparade è uno dei pochi momenti fortunati per Berlino, se uno vuole organizzare serate come questa.

E io che mi lamento di Roma, anche qui la commerciale impera. Sigh!!

Dopo un’altra tequila, stancamente mi trascino su una poltrona scarlatta, finendo con socchiudere gli occhi per la stanchezza, mentre aspetto invano che suoni Eiterherd. Lui infatti mi saluta con il PC sotto l’ascella, dandomi appuntamento per la festa del giorno dopo. Non gli va di aspettare, visto che la scaletta ha slittato di parecchio. Succede anche qui, che non sai mai quando puoi suonare e soprattutto se suonerai.

Stropicciata e indolenzita, chiedo come andare via. Così raggiungo la stazione Est per Alexander Plz., la gente va al lavoro, sono solo le sette del mattino. Tutto è silenzioso. Moderno. Tutti leggono il giornale. Come sempre guardano, osservano di sfuggita che entra e chi esce dalle porte scorrevoli delle carrozze. L’aria è indifferente, in realtà i berlinesi sembrano provinciali curiosi. Dopo un paio di fermate di U-Bhan sono a casa. Collasso sul letto Ikea, che tormenterà, alla faccia dell’ortopedia svedese, la mia schiena, durante l’intero soggiorno. Voglio il mio letto.

giovedìseiluglioduemila


Fucked Gabber. Quinto.

“Il 4 giugno 1998 abbiamo spedito un messaggio alla Love Parade mailing list per informarli della Fuckparade. Dopo l’iniziale stupore che la nostra mail aveva provocato, vedemmo con immensa soddisfazione che la risposta fu positiva (era la prima volta che mi piaceva ricevere messaggi) – a parte qualche attacco da parte di ravers, nel cui cervello il sole aveva brillato troppo a lungo. Qualche giorno dopo Mirko S., della Ranx Inc. di Berlino, andò dalla polizia per consegnare una denuncia contro di noi. Ranx è la compagnia che sostiene il sito techno.de e che produce le pagine web della Love Parade sin dal 1995 per gli organizzatori. Inoltre stanno dietro l’etichetta discografica low.spirit che promuove il MAYDAY e la Love Parade..

L’avvocato dell’accusa, essendosi dilungato sulle questioni relative ad Internet, iniziò ad indagare, al principio per “violazione contro il Data Protection Act”. Dopo estesero l’accusa per violazione del 268,270 StGB. In sostanza questi paragrafi recitano che la falsificazione di documenti tecnici viene punita con un massimo di 5 anni.

Sebbene in stato di allerta prendemmo un avvocato nel caso ci fosse un ispezione per i nostri dischi. La dichiarazione era stata formulata. Il 5 Agosto 1999, circa un anno dopo che cominciarono le indagini, essi abbandonarono le accuse perché infondate.

Ciò che si comprese fu il fatto che gli organizzatori che sostenevano la Love Parade tentarono di mandarci dentro con false accuse. E’ chiaro che noi non ci fermammo dall’organizzare un’altra dimostrazione contro la Love Parade. Ad ogni modo l’avvocato costò per la risoluzione della vicenda 701.80 marchi, che furono pagati da Trauma XP." 

tecno.de vs Fuckparade

http://www.bembelterror.de/fuckparade/1998/techno.de.abstract.html 

[trad. a.b.]


Dopo aver dormito tutto il giorno e aver fatto un giro, vado da Christoph per recuperare i dischi. Aggiungo una copia di Ambush 06. Proprio lì incontro con gli occhiali che lo rendono assolutamente irriconoscibile Toby meglio noto come DJ Scud.

Ho appuntamento più tardi con Low Entropy, pischello di Hamburg, che produce hard-core quasi gabber. Andiamo insieme alla festa organizzata, sempre nell’ambito della Fuckparade, dove dovrebbe suonare Eiterherd. Il posto super imboscato, verso Warschauer Straße, è complicato da trovare. Sistemato sotto terra, ha l’aria poco rassicurante di un nazi bar scovato per caso. All’entrata due bellicosi ci fanno entrare gratis. Il Gabba party è cominciato da un pezzo. Il locale bunker, scavato nei grossi mattoni è organizzato su di un solo piano, con tanto di saletta deserta chill out, senza musica e vagamente carbonara. Una ragazza mulatta dietro il bancone mi vende una classica becks, e io sul minuscolo sgabello mi sento un po’ a disagio. Strutture di lana d’acciaio avvolgono tondini e pezzi arrugginiti di ferro. Una coltre nebbiosa e secca arriva dal fondo della sala, impossibile vedere qualcosa. La strobo gigante fende il fumo denso, che si è fermato all’ingresso della dance hall, come una morbida tenda di fronte alla consolle.

Il pischellame presente è vestito tutto alla stesso modo: 14/15enni con magliette e felpe GABBA NATION BERLIN TERROR UEBER ALLES TERROR WORLDWIDE. Appaiono ultrawarriorsomofobicimachodecadenti. Un poco nauseanti.

Inizio a sentire la musica che da noi si ascoltava sei anni fa, assai odiosa e monotona. Non ho mai amato la gabber, salvo qualche eccezione nell’hard core o nella jungle, e dopo questa serata arriverò ad odiarla più di prima. Credo che sulla poltroncina in stile cinema di terza visione, rimango appollaiata 4 ore di fila senza mai alzare le chiappe.

A un certo punto arrivano Daniel, Markus e Rachael. Parlo con tutti in un atmosfera ormai divertita. A nessuno di loro piace la musica suonata. Vorrei sentire Eiterherd/Daniel. Anche oggi si fa molto tardi . E’ rimasta poca gente e finalmente Daniel e Markus cominciano a suonare. Intrigante variazione nella drum’n’jungle spinta, che i visitatori troveranno insopportabile. Infatti, dopo circa venti minuti di musica, che ha consentito finalmente al mio cervello di respirare e sfiatare dall’inesauribile spirale gabberosa, è successo che qualcuno si è sentito autorizzato ad attuare una becera e ignominiosa azione di censura anti/cassa/spezzata. Urla devastanti e scocciate, in tedesco da stadio, invitavano senza cerimonie a smettere con quella schifezza di suoni break troppo difficili da comprendere per il loro piccolo e sterile cervello. Solo un sound dritto a 380 bpm. è permesso. Cafoni, stronzi, intolleranti nazi fascisti.

Temendo il peggio da parte mia, sono scappata con Daniel e Markus che sfottevano divertiti e anche incazzati. Il sonno e la stanchezza mi hanno fatto pensare a coltelli nella nebbia.

Torniamo a casa, commentando ironici l’episodio appena vissuto di puro razzismo musicale.

Mi chiedo perché invitano le persone a suonare la loro musica, se poi non si riesce controllare la grettezza e la stupidità degli avventori? Mah---

Lineup>>

Cut-X (gabba nation rec., Germany, berlin)

Eiterherd/Postcore (widerstand, Austria, Graz/Preding)

Heavy (strike Rec., berlin)

Shuler (berlin)

Trauma-XP (Bembelterror, Frankfurt)

V8 (speed beat rec., berlin)

Xol-Dog 400 (bunker beats, berlin)

venerdìsetteluglioduemila


Fulgida parata. Sesto.

“Immaginate una montagna: da un lato abita un vecchio con un bambino, che passa il suo tempo ad allevare un piccione; dall’altra parte, un bambino che vive con la zia, alleva un aquila. Ognuno non sa dell’esistenza dell’altro. Quando un giorno entrambi liberano i propri uccelli perché vadano in cerca di cibo, i due volatili si incontrano sulla cima. Naturalmente l’aquila mangerà il piccione, e mentre un bambino e sua zia saranno contenti perché l’aquila è tornata con una preda, il nonno dovrà consolare il suo bambino che piange perché il suo piccione non è tornato.”

Takeshi Kitano, 1990


"La Fuckparade è un evento contro la Loveparade e allo stesso tempo una manifestazione colorata, autonoma e pluralistica dove partecipano gruppi e organizzazioni che rifiutano la commercializzazione della società. La Loveparade, dal canto suo, sostiene gli aspetti capitalistici della società ed è guidata da una potente lobby finanziaria che ha mire espansionistiche molto elevate. Ciò lo possiamo vedere dal crescente numero dei partecipanti, dal successo economico dell’industria musicale e dal fatto che la parata viene organizzata anche in altre città europee. E’ l’incontro dei consumatori transnazionali. I fruitori della Love-Parade posseggono un identità totalmente corruttibile. Il loro divertimento è correlato allo spreco di denaro. A loro non interessa che chi non ha i soldi non possa partecipare al loro finto divertimento. Al limite i poveri possono vendere birre e utilizzare la loro immondizia. Loro accentuano le loro differenze con nuovi abiti e pistole ad acqua o applicando girasoli sui loro seni, anche se poi appaiono una folla anonima.

La Love Parade è pienamente condivisa, poiché niente di politico viene reclamato e l’organizzazione <aiuta> i partecipanti ad avvicinarsi agli standard della società dei consumi.

Sono pronti a tutto, divertimento e niente più e negli ultimi anni anche scopare, scopare e scopare. Il vertiginoso aumento del divertimento a tutti i costi è minaccioso. I media presentano la Love- Parade come positiva e la sostengono. Di fronte alle telecamere i partecipanti sono chiassosi e cercano di mostrarsi come individui fuori dal coro. L’immagine dei media equivale ad accettarsi come persone. Loro ricevono anche solo per un attimo un po’ di attenzione. Due secondi dopo sono di nuovo folla indistinta. Loro credono di esprimere un autentico conflitto con la società capitalistica. Non si vuole smentire l’esistenza di conflittualità con la società. La disoccupazione di massa, lo sfruttamento, l’esclusione, le guerre, il razzismo, il sessismo e la distruzione dell’ambiente continuano durante il giorno della Love-Parade. Noi siamo qui per ribadirlo.

Nei modi di occupazione di Tiergarten si può scorgere lo spirito distruttivo della Love-Parade.

Puzza di piscio per settimane, oltre al fatto che girano con le loro auto dentro al parco.

Dopo la parata resta un cumulo di mondezza. I discepoli della Love-Parade non si preoccupano del fatto che Tiergarten è importantissimo per il clima della città di Berlino, oltre al fatto che rappresenta il luogo privilegiato per lo svago della maggior parte dei berlinesi.

Arrivano a Berlino per divertirsi qualsiasi cosa succeda. Noi chiediamo che la Love- Parade si tenga fuori da Tiergarten. Chiunque non riesce a rispettare i beni comuni deve andarsene.

Noi festeggiamo in maniera diversa e non riceviamo ordini da nessuno su come divertirci.

Saremo colorati con carri organizzati sotto la nostra egida. Non esistono finanziamenti particolari. La musica non è censurata ed è assai varia. Al nostro raduno non c’è un unico suono. Percepiamo la varietà culturale come arricchimento, dove i nostri ospiti sono più importanti. Persone diverse offrono il loro contributo per il successo del party. Il giorno della Love-Parade, la Fuckparade occuperà un area pubblica del nuovo centro. Gli spazi pubblici scarseggiano a causa della privatizzazione. Siamo sotto osservazione continua, ricevendo pressioni per essere conformi alla norme. Noi rifiutiamo queste pressioni. Noi non siamo indulgenti verso il Parlamento come strumento di rappresentanza. Celebreremo un evento liberato, secondo le nostre condizioni in un area pubblica. Il desiderio di una vita libera e felice è fortemente voluto."

Ornament & Verbrechen/Heiko Balsmeyer editore

(HYPERLINK "http://www.ornament-und-verbrechen.de" , www.ornament-und-verbrechen.de)

[trad. A.B.]

Sveglia e caffè tardi. Decido il tragitto per arrivare al Bunker, in Danneckerstr., da dove comincerà la Fuckparade. Incredibilmente nessuna folla esagerata nei treni dalla Bahn. Eppure per la Love –parade erano previste un milione e mezzo di persone. Imbocco la via e subito campeggia alto il truck della Klangkrieg, la crew organizzativa dell’evento, con sopra un telo dove su fondo bianco emerge minaccioso il teschio nero, simbolo della Fuckparade. Gli altri camion, vans, furgoncini e macchine emanano tutti i tipi di musica; gabbertrancegoadrumnbassjunglerevival70etcccccc. Incontro immediatamente Daniel e Markus. Facciamo un giro incuriositi, in attesa di Rachael e Christoph.

Si respira un aria distesa e rilassante.

Arriva Rachael e subito gli raccontiamo quello che si era verificato la mattina alla gabba zone, ridiamo, mentre raggiungiamo Christoph, già con il piede di guerra vicino al teschio truck.

Il sound è magnetico e devastante, a tratti raccapricciante. Vengo proprio rapita e incatena, e per tutta la parata resto sempre nei pressi della testa del corteo. Vengono sprigionate casse dritte e spezzate di piombata violenza, dove le uniche barriere capaci di contenerle sono quelle architettoniche. La sfilata comincia con 2 ore di ritardo, ma valeva la pena aspettare impazienti.

Imbocchiamo da subito la via del Tacheles, storico squat berlinese, ormai sul viale del tramonto metropolitano, dove i soldi sono il termometro delle scelte artistiche, di politico non c’è più niente, visti i finanziamenti comunali, è stata affossata l’ascia della resistenza e della rivolta contro lo stato delle cose presenti.

La Polizei ci scorta impassibile, mentre sotto il camion l’atmosfera diventa incandescente.

Ci avviciniamo ad Alexander PLZ., da sopra ci saluta l’obelisco della radio dell’est..

Il fomento cambia con Panacea. Solito terror step arricchito dalla rabbiosa voce di MC J, rap/ragga dura e tenace. A pieni polmoni urla il suo odio al fucked business. Peccato non capisco il tedesco. Via via chi ci appropinquiamo alla zona di Friedrichshain, il numero di partecipanti aumenta vertiginosamente, più di diecimila persone. È tutto entusiasmante. E’ tanto tempo ormai che non partecipo ad un corteo così allegro, scanzonato, potente e riottoso.

Un pensiero al Gay Pride World Day, che in contemporanea sfila per la città del vaticano.

Il teletrasporto non lo hanno ancora inventato. Sigh!!!

Una volata raggiunta Kastanienalle tutta in salita, attacca alla consolle l’irruente Scud.

La gente, saluta e sorride divertita, dai sushi bar e dai ristoranti vietnamiti, numerosi lungo il viale. Anche se qualcuno provoca alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine che infastiditi minacciano provvedimenti, bisogna constatare che i tedeschi sono molto disciplinati. D’altronde si lamentano, ma di cosa?????, mi chiedo????, se vivessero in Italia, avrebbero sicuramente da protestare ogni momento. A Berlino tutto funziona alla perfezione, anche la ricostruzione e la privatizzazione delle strade sembra molto più efficiente e sensata delle nostre piccole e grandi mafiose manovre. Certo la Love-Parade è certamente commerciale e gestita da grosse lobby del tabacco e delle comunicazioni. Anche alla Fuck ci sono ragazze scosciate che mostrano culo e tette. La situazione offre opportunità a tutti di essere quello che si è senza troppe menate.

Lavoro, studio, casa, mezzi di trasporto, social e buone pensioni sono garantite a tutti i tedeschi, senza eccezioni, gli stranieri faticano un po’, ma alla fine riescono a realizzarsi anche loro.

Il corteo termina proprio sotto casa in Eberswalderstr. Conclude ruvido Christoph con vecchie e nuove tracce del suo repertorio.

Salgo a casa, c’è freddo, riscendo e raggiungo i camion allineati sullo spiazzo finale della via, vorrei condividere la gioia con qualche amico romano, che sa apprezzare i buoni eventi.

Sarà un'altra volta. Forse.

sabatottoluglioduemilagiorno


Am Insel. Settimo.


“Vorrei una discoteca labirinto

bianca senza luci colorate

grande un centinaio di chilometri

dalla quale non si possa uscire.”

SUBSONICA Disco Labirinto 2000


Dopo casa//cena//doccia//

Mi avvio con Daniel e Markus verso Insel, dove devono suonare Christoph e Rachael, DJ Scud> e tanti altri […]

Il posto incantevole sta su un isolotto sul fiume()—una sorta di torre su un ponte arcuato. Bellissimo e romanticissimo.

All’entrata la security ci perquisisce. Inutili tentativi di evitare i gorilla/controlli.

Secondo cancello dopo il ponte Daniel mi interroga su una probabile guestlist. Io all’oscuro di tutto apprendo con estrema sorpresa che i nostri nomi sono sulla lista. Bene bene, oltre a risparmiare 25 marchetti, sono contenta che gli amici pensano a me.

Una volta entrata ringrazio Christoph del premuroso pensiero, così ospitale.

Faccio un giro: la torre si snoda a chiocciola@ aprendosi su tre dance floor, *** dove il popolo fashion$ della Love incontra quello trasgressivo§ dalla Fuck: a questo punto mi chiedo ma allora non esiste tutto questo odio nei confronti del business sistematico dei discotecari e localari, forse in modo diverso entrambi si difendono stili di musica differenti, o forse c’era l’intenzione di provare una possibile contaminazione, che per altro non mi pare sia riuscita ognuno poteva scegliere, senza difficoltà il genere che più gli aggrada, facendo finta per una volta di volersi bene e di combattere gli stessi nemici, che a questo punto neanche io so più da chi potrebbero essere rappresentati. Ho la sensazione che questi tedeschi siano una manica di frikkettoni stralunati°/

Continuo il giro dentro e fuori la location. Stands per bere/mangiare, altri sound in riva al fiume. Tutto molto suggestivo, un po’ come organizzare un improbabile rave sull’Isola Tiberina a Roma, magari con i malati dell’ospedale che scendono dai letti

a ballare sotto le casse [°]=[°]

E’ la dance hall del piano terra quella dove sosto per l’intera nottata, la musica è++ calamitosa e tostissima. Come quella dei francesi Rotator Kids. Computer e piatti con MC ai microfoni. Caustici/spezzati/ispirati/grind. Polverosi remakes. Figli minori di Scud. Potenti, anche se un poco ripetitivi. Molto apprezzati dall’audience.

Christoph e Rachael. Praxis incontra Zhark. Rachael introduce il set con il suo Apple. Silenti sonori, da cantante punk/dark, rivestita di pelle. Splendida. Christoph ai piatti, non si smentisce. Eleganza metallica, dirompenza fomentosa, che strappa urla e caciara. Io resto sotto la console fumosa, immobile e soddisfatta. Non deludono le mie aspettative.

Panacea, ad un ascolto più attento, mi accorgo che non ha proprio niente di nuovo da raccontarci. La sua drum'n'bass, nonostante sia sostenuta dal suo seguito e dalla sua corte di coconettes scosciate sul palco, non convince più. Il giro di bassi è sempre lo stesso, perdendo la ruvidezza tagliente degli inizi. Lui è sempre divertente, ma anche un poco star esaltata. He’s ready to play in Ibiza. Maybe.

DJ Scud. Irruente contaminazione di generi, pre-gustata alla parata, continua ironica dentro la piccola stanza. Rispetto al passato, forse si è un poco ammorbidito nella selezione di campioni noise, lasciando spazio all’improvvisazione hip-hop. Incredibile come il suo cross-over riesca a rendere meravigliosamente scuotente, anche il rap e il ragga, da me sempre detestato.

Laurent Ho, che da tempo gestisce l’interessante Uncivilized World Rec., propone una scaletta un poco ammuffita di old hard-core.

Sono le sei, esco dal castello incantato e improvvisata Cenerentola seguo in trance la strada verso il bus. Sono stanca. Non saluto. Con il cuore ringrazio per l’energica serata.

sabatottoluglioduemilanotte


Reviews. Otto.


Data: Mer, 12 Lug 00 09:09 a.m. MDT

Da: rach  HYPERLINK "mailto:rachael@gonebad.net" rachael@gonebad.net

A:  HYPERLINK "mailto:c8@mail.ameth.org" c8@mail.ameth.org,  HYPERLINK "mailto:praxis@gonebad.net" praxis@gonebad.net,  HYPERLINK "mailto:newz-list@widerstand.org" newz-list@widerstand.org

Soggetto: [c8] fuckparade resoconto

sono così sorpresa che non ci sia ancora stato un resoconto su questo…

so che ci stavano alcuni membri della lista c8….

state ancora a pezzi? Sicuro, ma è giunto il momento di spedire un piccolo resoconto.

Prima di tutto, lasciatemi dire che questo è stato un evento eccezionale, e mi chiedo come mai ho passato così tanti anni senza feste come queste. E’ stato meraviglioso incontrare tutti voi, e mi auguro di rincontrarvi di nuovo, da qualche parte, qualche altra volta.

Il giovedì notte si è acceso con una festa a Maria dove tutto è stato più che confuso. La scaletta non è stata seguita e questo ha creato non pochi problemi. 2 piani che hanno ospitato un ampia varietà di situazioni con due discreti impianti non potevano che essere cattivi. L’aspettativa è stata in parte disattesa, ma è stato figo vedere qualche dolce ragazzo grind core, e un po’ di persone venute da fuori città. 2 ragazze di cui non conosco il nome hanno suonato e rappato vecchia break che ha scosso il posto. A un certo punto è comparso De Babalon che ha suonato, è sempre un piacere, il suo set devo dire è stato davvero distorto e scuro. Basti dei Society Suckers ha seguito il live delle pischelle con della break fuori di testa… ma devo dire che non vedevo l’ora di sentire Eiterherd e che non è accaduto perché troppe persone erano prenotate in scaletta. Anche Low Entropy e Black Jewish Gays non hanno potuto esibirsi. Forse un’altra volta. 

Venerdì notte ero sicura di avere un piccolo mal di testa, ma ero pronta a sopportare giusto per vedere finalmente suonare Eiterherd e Postscore – questa volta al gabba party a Stellwerk.

Erano previsti per le 3:00 p.m., così siamo arrivati alle 2:30, troppo presto sfortunatamente. Loro hanno allestito il loro set verso le 4:00 per suonare alle 4:30. Io non ho potuto rimanere troppo a lungo con la merdosa gabber. Intendevo dire datemi un po’ di speed core qualche volta al posto di questa lenta impantanata noia. Quel suono è così vecchio e morto. Decido di andare via prima che il set che ho tanto aspettato venisse preparato, ma avevo avuto un presentimento che ci sarebbero stati problemi con la gabba crew. E’ successo infatti, Eiterherd finalmente comincia a suonare alle 5:30, ma è stato aggredito dai gabberesti che urlavano. Il sound è stato interrotto a metà performance, la manager del posto disse che non potevano continuare ancora per molto, poiché avrebbe dovuto interrompere la festa. Fortunatamente c’era ancora un altro gabba live set che aspettava di suonare, senno ci sarebbe stato il rischio di prenderle per Eiterherd da parte di qualche gabberista che voleva continuare la festa.

Sabato ha portato l’atmosfera finale di questo perverso fine settimana al corteo in strada, la parata, che davvero mi ha distrutto. A questo punto devo portare i miei ringraziamenti a quel folle di Christoph Winkler del Klangkrieg, un genio incredibile. La testa del corteo è stata guidata dal camion della Klangkrieg. Era il camion più piccolo, con l’impianto più grosso, dovevano essere stati 10/15 mila watt con un suono pulito e il miglior sound brutale mai sentito. L’inizio è stato ruvido e serio. Hanno proseguito lo stesso Winkler, Panacea, io e Christoph Fringeli, DJ Scud, Berzerker, Basti dei Suckers, e Noize Creator. Il tutto condito da un MC, di cui non conosco il nome, che aveva uno stile letale da grindcore e da dannato ragga. L’evento ha proseguito più tardi ad Insel – e questo è stata proprio una festa seria. Le prime ore sono state noiose a causa di qualche DJ gabba, ma alla fine c’è stato il tempo per la gente di comprare i dischi da CF e “dall’ignobile” Joel Amaretto. Ancora una volta devo ringraziare Winkler per l’occhio di riguardo nei nostri confronti con birre gratuite, e con un impianto micidiale per suonare. La notte si è fatta interessante con l’ultimo gabberista in scaletta, Sonic Dragaloo dal Giappone. Non avevo mai visto niente di così strano come questo nerd giapponese con un paio di occhiali bianchi alla Elton John, capelli lunghi piumati fino alle spalle e una maglietta con degli orsi teddy stampati, mentre ammainava una bandiera giapponese e urlava sopra il DAT con una voce completamente stridula. Certamente un comico diversivo. Di seguito hanno suonato i parigini Rotator Kids e Kids Return della Peace Off crew. Sono stati grandiosi- fottuti suoni spezzati e funk distorta, due PC e un DJ. Hanno scosso l’intera platea presente. Dopo abbiamo aperto io e Christoph – con la traccia di Nomex intitolata “Fire is the Center” e poi ho aperto in dissolvenza con il mio live set. Ho suonato tre nuove tracce con l’Akai e il mixer di fronte a una folla entusiasta e allora sono andata dietro a Christoph con i dischi per circa un’altra ora e mezza. In seguito Berzerker con il suo brutale death/grind core set – un ora di voci estreme e pesante chitarra infestate da break e hard core. Panacea – o dovrei dire Poser cea ha suonato di seguito. Voglio dire che il suo suono è stato figo, stepping distorto, ma ha bisogno di sentire ripetere il suo nome, e questo ammazza ogni cosa. Per quanto tempo ancora avremo bisogno di udire “Questo è Panacea-cea-ea”? Finalmente ha attaccato Scud che ha demolito ogni cosa… Frequenze come queste dovrebbero essere illegali fino a che lasceranno sanguinare le mie orecchie (anche con i tappi) ma la sua  combinazione di suoni spezzati e noise non può essere eguagliata. Egli ha creato un ampia zona di pogo che ha completato la serata. Laurent Ho verso le 6:00 ha concluso lasciandoci andare a casa con un bel sorriso soddisfatto in volto.

Domenica è cominciata mostrando qualche gruppo underground internazionale, ognuno con le orecchie che gli fischiavano e un sentimento di euforia ottimo per un nuovo cambiamento.

ci vediamo Rachael

[trad. A.B.]


FUCKPARADE SUPPORT DISC.


 La Peste hangars liquides rec., Paris, France

intro da partitura per un film dell’orrore, bambini sacrificati e martelli pneumatici di precisa sincopata efficacia plexiglas acidgun

 Society Suckers Karl Marx Stadt, Germany

traccia corposa nella sua intelaiatura jungle core con commenti televisivi

unis mars.it

 Black Blood Dresden, Germany

hard-core d’annata, stile drop base, già sentito warzone

 DJ Tron Westmont, il, usa

speed core sperimentale giusto all’inizio, poi resta sui generis

the final game

 Sonic Dragolgo hyper rich 012, Tokyo, Japan

gabber giapponese, che come sempre è copiata bene da quella olandese

 Low Entropy Hamburg, Germany

orrore e raccapriccio senza tregua, bare che si scoperchiano, spettri aleggiano dentro il cervello/silenzio

 Noize Creator active underground 03, Dresden, Germany

break spinta con ampie variazioni, tirate casse a meno 80 frequenze

 Soul Psychadelicide opposites are one album, pa, usa

epica e accurata break jungle  believe

 DJ Scud London, Uk

sferzata imprevedibile ipnotica street battle fuori dalle produzioni di ambush

nonostante le sirene spiegate la guerra continua rock

 Traffik disturbance 1999, Uk

troppo gabberosa ancient surrender

 X-Core Sweden

noiosa core con bass line subliminal

 I:Gor Poland

aiuto!!! forse la macchina del tempo ci ha riportati indietro di dieci anni

extreme

 Gwal 1999 dusk records, Austria

forse è un tantino deludente rispetto alle notevoli, meglio conosciute, produzioni sulla widerstand

poca sperimentazione

 Senical Copenhagen, Denmark

glaciale e inquietante streetz

 Eiterherd Graz, Austria

prova di nuova produzione incastrata e estemporanea che promette grandi cose.

 Christoph docet unreleased

 Insumision maquinaciones demo, Trujillo, Peru

hard gabber sudamericana suicide en mase

 DJ Tense New York, usa

inutile feeling tense

 Lei risplende in un mondo pieno di cattiveria/lei se la prende perché ogni cosa è insignificante/ fragile/ lei non vede la sua bellezza/lei prova a lasciare andare qualche volta/ legge la mente di tutti quelli che gli passano innanzi/troveremo un luogo perfetto dove poter correre e nasconderci/costruirò un muro dove poter stare dall’altra parte/ ma essi stanno lì ad aspettare mentre si raccolgono…

 stevvi è il web designer di www.c8.com , che riunisce le principali etichette internazionali di industrial jungle-core hard-core noise terror step:::: praxis/widerstand/ambush/kool.pop/cavage/hangars liquid/grey foundation/deadly system/adverse/zhark/subeversion etccccc.

 D'Arcangelo - Engine 01 - "Blind Retina"

Primo disco della nuova etichetta dei fratelli D'Arcangelo. Primo disco di un nuovo cammino di ricerca e sperimentazione, aspetti che da sempre caratterizzano la loro produzione musicale.

Il centrino recita [in inglese], come motto propulsore di innovative esperienze:

"Per Macchina generalmente si intende il progetto di più parti meccaniche che lavorano insieme, comprendendo la sintesi, ma molto di più un motore che produce energia da una fonte analogica e da un dispositivo digitale. La parola Motore talvolta si usa al posto di macchina, ma è più corretto fare riferimento alle fonti di energia non direttamente provenienti dal calore, come l'elettricità o la musica elettronica. Il tutto è stato generato da Fabrizio e Marco D'Arcangelo, registrato da qualche parte qui e là tra Londra e Roma durante il 1999/2000. Questa è una produzione Final Frontier. Puoi trovarla contattando  HYPERLINK "mailto:final@tin.it%22" final@tin.it".

5 tracce in evoluzione continuata, dove accanto allo scetticismo tardo-industriale si incastrano tensioni esotiche e sonorità insolitamente giapponesi, sul primo lato;

sospensioni sofisticate e mareggiate [che ricordano Michael Nyman dei film di Greenway], dentro tappeti ritmici tondeggianti e taglienti nel secondo lato.

Indispensabile. 

Recensione pubblicata sul sito francese  HYPERLINK "http://www.france-techno.com/phantasm-records.org" www.france-techno.com/phantasm-records.org


 SYNCRETIC 002 ANTI-ORARIO E.P.

CRONO SIDE

SQRT - Glocal

Andrea Angelini introduce il disco con una break-beat suggestiva, ispirata, non particolarmente innovativa, ma ben confezionata. Invasive e inquietanti ombre sui tappeti.

ION/MIKMAK/LEO ANIBALDI/SQRT - Lamd

Ho seguito da vicino la lavorazione di questa traccia collettiva, durante il rigido inverno romano, dentro la saletta di P.za Malva, quartier generale della Syncretic, mentre eravamo accompagnati da birre, ed altre amenità. L'esito sembra estremamente interessante, come l'intro urlato (molto accurato) e l'intreccio ritmico che verso la conclusione acquista un piglio dettagliato e deciso. Il lavoro, purtroppo, resta incompleto e frettoloso.

LEO ANIBALDI - Kamikaze

"Lassù, i nostri corpi scricchiolano 

 dentro roboanti punte d'acciaio

 che squarciano l'orizzonte,

 prima dell'impatto definitivo."

I miei versi scritti sul flyer del party "The Ultimate Technogical Impact", sono opportuni per questo speed - punk - core sinfonico e apocalittico, con tagli angosciosi che preludono ad un volo ossessivo, senza caduta, però. Come sempre geniale, imprevedibile, fuori dagli argini ristrettivi di un genere.

Sayonara       ben tornato       LEO.


INFO SIDE

ION/MIKMAK - Yes or not

Dietro Ion e Mikmak si celano Davide D'Onofrio e il Maestro Marco Micheli, come sempre cavillosi e chirurgici in questa altalena spezzata, dove la cassa volutamente confusa e disordinata si stempera nella seconda parte, con uno slancio finale, quasi fomentoso.

COGOR - Remote Directory

Lontano dalla metropoli, Hip Hop triste, con reminiscenze arabe medio-orientali, da Cogor, alias Fabio Scalabroni. Ricordo le migliori produzioni come Bitbucket insieme a Marco Micheli uscite su Eclectic Rec. recentemente.

AMPTEK, add. Trumpet by VAX - Collateral Damage

Troppo breve, per gustare appieno, questo jazz in chiusura del disco dell' apprezzato Amptek (Eclectic/Nature),assieme a Paganelli, trombettista romano.

La traccia risulta, forse, un po’ fuori luogo, anche se special guest non è proprio in sintonia con il resto dell'E.P.


 Datacide, di cui è già uscito il numero 7, è una techno zine tra le più interessanti nel panorama musicale underground europeo e non solo, nata a Londra nel 1997 si occupa da sempre di tutte quelle realtà sotterranee che promuovono la resistenza delle auto produzioni , il boicottaggio dello e dallo star system e di altre tematiche controculturali. Gli auguriamo lunga vita.

 Cfr. Ambush. I Franchi Tiratori su Peti Nudi. 888 Quartini avariati di malrumori viscerali/Anna Bolena 1999.

 “Come il tuo cervello sbattuto vigorosamente sulla parete; poi scivola giù e si unisce all’intestino attorcigliato; emette rumorosi versi viscerali apparentemente indecifrabili; una volta devastati dentro; ciò che giunge aritmico rimane matematicamente irremovibile. Abilità, accuratezza, estro assolutamente unici.” Mia recensione all’indomani della performance di Scud alla Fintek il 21 novembre 1997. Peti Nudi 333.

 Significa posato o impostato.

E’ stata prodotta, questa compilation che raccoglie i contributi musicali di numerosi artisti e dj. In tal modo è stato possibile finanziare e pubblicizzare la Fuckparade.



             Anna Bolena 2000             


                                                   pics & words © ANTONELLA PINTUS                                                                                                                                       

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