WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE
ATTENZIONE ALLA PUTTANA SANTA
Rubrica di cinema [da un film del 1970 sulla visione del cinema di Rainer Werner Fassbinder, 1945-1982] con qualche precisazione:
Nessuna narrazione della trama dei film consigliati, salvo qualche dettaglio utile per le considerazioni in merito.
Nessun film che non ci sia piaciuto, lasciamo le critiche ai critici di professione.
Niente spazio alla macchina hollywoodiana anche se di manifattura europea o africana o quant'altro.
Nessuna censura di natura moralistica.
Amputazioni
Viaggio a Kandahar di Mohsen Makhmalbaf
Arriveranno dal deserto con i loro AK45, con i loro turbanti arrotolati nella sabbia, con le loro barbe incolte simbolo di virilità e di saggezza, con la "nostra" dinamite, ad affossare la nostra "civiltà" gonfia di corruzione e di infedeltà, ricca di orpelli inutili e di tecnologia prezzolata.
Taleban o popolo prescelto da Allah, cioè da Dio, per agire la guerra santa contro i cani occidentali, utili fino all'altro giorno per scambiare quintali di oppio coltivato, come se fossero cipolle, in cambio di armi; simboli fallici - gerarchici - autoritari di una cultura sempre uguale a se stessa, nella mortificazione della carne, dello sguardo, del ludico.
Arriveranno dal cielo con i loro possenti AC-130, con le loro linde mimetiche kaki, con le loro teste rasate simbolo di virilità e di sottomissione, con le "nostre" potenti mitragliatrici, ad affossare la loro "barbarie" gonfia di corruzione e di infedeltà, ricca di niente e di tecnologia superata.
Yankees o popolo prescelto dal Signore Gesù Cristo, cioè da Dio, per agire la Nuova Crociata contro i cani orientali, utili fino all'altro giorno per barattare quintali di armi in cambio di eroina [raffinata come se fosse latte in polvere]; simbolo dell'apatia, del controllo sociale, della democratica autorità di una cultura, la "nostra", che inneggia alla "libera" impresa, nel mercanteggiare della carne, degli sguardi televisivi, del divertimenti- fiction.
Arriveranno tutti a Kandahar, estremo nord dell'Afghanistan, a portare la "pace".
E loro, donne, stanno a guardare che dall'alto cadano giù leggiadre le gambe di plastica, finte protesi da calzare per darsi una parvenza di normalità, fittizia condizione di velate emozioni sempre nascoste.
E noi donne stiamo a guardare incollate alla tele, dietro il burqa dell'indifferenza e dell'incredulità.
Fuoco alle ceneri
17ottobre2001
Anna Bolena 2001
words © ANTONELLA PINTUS
Rubrica di Cinema per la newsletter di SpazioKamino Ostia 2000-2002