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martedì 29 agosto 2023

WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE [Rubrica di cinema] LARS VON TRIER (2000)

 WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE

ATTENZIONE ALLA PUTTANA SANTA

Rubrica di cinema [da un film del 1970 sulla visione del cinema di Rainer Werner Fassbinder, 1945-1982] con qualche precisazione:

Nessuna narrazione della trama dei film consigliati, salvo qualche dettaglio utile per le considerazioni in merito.

Nessun film che non ci sia piaciuto, lasciamo le critiche ai critici di professione

Niente spazio alla macchina hollywoodiana anche se di manifattura europea o africana o quant'altro

Nessuna censura di natura moralistica



CONSIDERAZIONE PRIMA


Dancer in the Dark di Lars Von Trier

I 107 passi prima del patibolo

“DOGME vuole depurare il cinema, ridurlo all’essenziale, per lasciare così che sia “la vita interiore dei personaggi a giustificare la trama.”

DOGME 95/Voto di Castità/Lars Von Trier e Thomas Vinterberg/Copenhagen 13/03/1995

“Strade auto>strade a sei>sette>otto>nove>dieci corsie, con i bordi segnalati da file di lucette bianche, sistemate in perfetto allineamento e alla medesima distanza l’una dall’altra, giusto per intensificare quel senso ipocrita della sicurezza, che ti porta dritto in jail, se sorpassi il limite massimo o minimo di velocità. 35 miglia utili per percorrere intrecci di asfalti bollenti/nodi di cemento e per venire superati da lamiere roventi/prezzolate con 5000<6000< 30000 cavalli sciolti, come quelli dei ranch hollywoodiani che preferisco immaginarli al di là delle staccionate dipinte da Tom Sawyer Huckleberry Finn lungo la 610 NORTH verso AUSTIN, piuttosto che visitarli e trovare delusa che sono verosimili a quelli dei movies alla <Via col Vento>."

MASSIVE HOUSTON/A.B./2000

“AL GORE RISORPASSA BUSH JR. I due candidati alla presidenza USA sono in disaccordo su tutto tranne che sulla pena di morte.”

A.G.I. 19/10/00



L'autore danese [Il Regno 1 (1994) e 2 (1997)/Le Onde del Destino (1996)/Gli Idioti (1998)] realizza attraverso una scenografia/coreografia essenziale e scarna il suo cammino verso l'espiazione dalla Colpa privata/pubblica ed intima/esterna, dall'impossibilità di controllo del Destino/Fato inesorabile e disintegrante. Destino cieco come cieca in progress è la protagonista principale [Selma interpretata dalla cantante islandese Bjork approdata al cinema dai suoi striduli cantici degli iniziali Sugarcubes ai rantoli diamantini techno industrial di questi ultimi anni da solista] che dalla ex Cecoslovacchia emigra in America per lavorare in fabbrica e cercare di mettere da parte qualche soldo per l'operazione agli occhi del figlio.

La mistica visionaria del musical detournato si scaglia miracolosa e salvifica contro il degrado impietoso della routine quotidiana, contro la viscida ragionevolezza del buon senso comune. contro le lacerazioni inconsapevoli degli ingranaggi dell'industria capitale e contro l'inesorabile ipocrisia degli assassinii istituzionali.

Non un fronzolo di troppo nella sceneggiatura lenta e spietata alleggerita appunto dagli intarsi cantati e sussurrati dalla abilissima Bjork provetta ballerina.

Nessuna possibilità di scelta come vuole la recente conversione cattolica del regista, mai dirompente, mai ammiccante, mai eticamente scorretto.

Uno sguardo sul filo del rasoio in piena inondazione decadente, dove la cinepresa diventa cine-pressa dei sentimenti, delle lacerazioni interiori, dei lamenti inascoltati dei condannati a morte sul patibolo.

Patibolo/purga per il Potere.

Per Von Triar Patibolo/liberatorio dal cinema spettacolare americano, dove tutto è meravigliosamente fittizio, dove gli effetti speciali coprono il male del mondo, dove intelaiature addomesticate celano il Dolore/Sofferenza dei disadattati, dei disagiati, degli indifesi e degli outsiders del mondo 

Anche le indulgenze melodrammatiche concorrono a rafforzare la Nuova Estetica/Etica dell'Abbandono. Un pugno nello stomaco dell'Estetica del Superfluo.

Anna Bolena

diciannoveottobreduemila


 words © ANTONELLA PINTUS 


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