sabato 19 agosto 2023

KETAMINA MON AMOUR (1998)

KETAMINA MON AMOUR>>>>>

                                     


                                                                                  

Appunti metodologicamente scorretti per un dossier abortito sul prodigioso farmaco veterinario  più usato o abusato.

Sostenitori e detrattori a confronto. 

Benefici e malefici.


Penetrazioni astratte: una scopata da cavalli

Mentre accarezzavo il suo culo dalla carne soda e asciutta, sentivo il suo membro snello assottigliarsi velocemente dentro la mie pareti morbidamente lisce. Il contorno del corpo perdeva peso e spessore mentre gli angoli delle gambe, delle ginocchia e delle braccia assomigliavano a pezzi di immagini dipinte da Picasso, impossibile comprendere dove cominciava la mia figa rispetto al resto, dove arrivava a toccare il suo corpo allungato come robusti fili di ragnatele ai bordi nitidi dei quadrati rossi, blu e gialli di Mondrian. Il piacere ansimato ci immergeva dentro l’ambientazione naif di un disegno animato, con tanto di fumetti onomatopeici a sugellare un amplesso spigoloso e gonfio, confuso e coinvolgente, niente odori e sapori forti, poi improvvisi umori liquidi facevano scivolare le membra attraverso le altre.
I bordi dell’immagine venivano rinchiusi dallo schermo gigante della tv, il film recitava le sue ultime battute in un lasso di tempo percepito lungo, in realtà di soli 10,00 minuti circa d’alterazione. E lui esclamò: “Non ci sto a capire niente!”.




Complessificatore delle realtà

Tra la vita e la morte un lieve sottilissimo filo. Dentro questo filo molteplici dimensioni da scavare e scovare apparentemente insondabili potrebbero emergere permettendoci una costruzione del reale più ricca e profonda. 
In assoluto l’unica sostanza che  potrebbe renderci capaci di cavalcare annodandoci su questo filo teso senza cadere, è la Chetamina, anestetico, analgesico, potenzialmente allergico alla freddezza delle consuetudini, alla nausea consuetudinaria.
Sostanza da sballo o amplificatore alterante degli infiniti stati di coscienza del nostro cervello? Inutile trita carne - spazza neuroni , oppure polvere intrisa di elementi vividi e fertili  di eventuali altre conoscenze?
Non esistendo studi articolati che attestino con sicurezza quali potrebbero essere i possibili danni, o pericoli che si incorrono dopo l’uso di questa particolare sostanza non mi sbilancerei nell’esprimere un giudizio preciso sui rischi che l’ assunzione prolungata provoca all’organismo tutto  il prodigioso farmaco veterinario.
Questa è l’espressione squisitamente soggettiva di un’esperienza, di una passione, di un amore, non presenta alcuna pretesa scientifica, non utilizza metodologie conosciute, nessun metodo avanzato, nessuna sperimentazione, nessuna scommessa esplicita. L’unico aspetto che verrà scandagliato sarà l’emozione in report delle voci, dei corpi e delle impressioni degli individui che hanno avuto piacere a collaborare per la stesura di questo dossier. 
La Keta considerata esclusivamente come quintessenza del suo principio attivo, in questo caso il metilammino dalle proprietà anestetizzanti e psichedeliche,  non potrebbe esaurire, in maniera profonda, le molteplici e numerose implicazioni che scaturiscono dall’uso sociale o solitario, dall’eventuale contesto di riferimento, dalle dimensioni possibili che una  mente creativa, estemporanea, non strutturata potrebbe partorire. Un fiume in piena, questo è ciò che la chetamina può provocare.
Inoltre è superfluo dire che come in altri casi, è assai improbabile chiarire quali risultati si possano ottenere da possibili e variegati cocktails tra Chetamina e Mdma, Chetamina e Speed, Chetamina e Eroina, varie ed eventuali. Incommensurabili gli effetti incastrati che si possono ottenere e quindi rilevare. Per questo, ma anche perché siamo consapevolmente “certi” delle incertezze di ogni  verità inattaccabile, ci limitiamo a riportare semplici resoconti esperienziali, soggettivi, intimi; strati sedimentati, divisi o accorpati, frantumati o amalgamati, ingredienti fondamentali che aderiscono in modo appiccicoso alle spire voluminose, alle onde voluttuose sputate dai nostri recettori sinaptici, oleati da neurotrasmettitori probabilmente ancora da scoprire ed inventariare.

Anamnesi incompleta

Keta-Kit

Considerazioni personali

Ritengo, che questa sostanza nella sua massima potenzialità’ stravolgente, esprima all’interno delle sue possibili fenditure, delle sue fertili fessure , dei suoi incalcolabili vortici condizioni psichiche, che se non adeguatamente valutate e supportate da una valida conoscenza del proprio intimo e  delle sue varianti, si potrebbero presentare in tutta la loro pesantezza non facilmente controllabile. Alias, lo sballo chetaminico è per molti ma non per tutti, in quanto trattandosi di una sostanza impegnativa dal punto di vista fisico-chimico e cerebrale, bisogna capire a fondo quanto si è compatibili e aderenti alle implicazioni che potrebbero scaturire da un uso prolungato.
Il concetto o la condizione meglio nota come “fattanza” non gli appartiene e non descrive efficacemente le sue più intrinseche proprietà. Pertanto, nonostante la tentazione sempre forte e presente di “sgravare”  con la quantità o dose in modo esagerato, siamo ben lontani da promuovere o incentivare un uso di tipo superficiale e insignificante di questa sostanza. Anzi consigliamo sempre un’opportuna valutazione a priori del proprio stato emozionale, della propria condizione fisica e mentale, del contesto. Solo un viaggio, ovviamente  metropolitano.

“Incrocia le cosce sulla mia testa
In modo che la  mia lingua
Tacendo ogni stupida arringa, 
Possa soltanto far festa
Alla fica tua e al culo
Dai quali son stato per sempre vinto
Come da tutto il corpo tuo, del resto.”
Paul Verlaine XIV. Festino,( Femmes/Hombres 1890-1903) 
 “
“ il viaggio etnografico metropolitano come stato alterato di coscienza in cui farsi in primis nodo delle trame connettive pertinenti al postmodernismo avanzato come parte di un corpus unico. osservarsi partecipante qui viene inteso nel moltiplicare le riflessioni su se stesso come figura mobile di immagini dense la quale si lascia connettere dalle reti di significati che lui stesso concorre a produrre. il conoscitore, in questo modo, si oggettualizza e diventa egli stesso barriere architettonica frutto della città carnale, messaggio visuale, rumore, carne marcia di un tessuto metropolitano epiteliale in cui i piani della stessa si interconnettono.” 
Alter8 Giga Lite da  Simultaneità 4

Ad oggi le informazioni relative su questo anestetico generale (utilizzato dapprima in ambito veterinario per cavalli ed elefanti,  poi in pediatria e geriatria, ed infine come farmaco per curare forme pesanti di alcoolismo ed altre tossicodipendenze) sostengono che dosi inferiori ai 200 mg intramuscolo (la quantità media necessaria per consentire l’intervento chirurgico) suscitano in chi ne fa uso sensazioni e percezioni psichedeliche enterogene assai particolari, estranianti e diverse da altre sostanze psicotrope conosciute e meglio analizzate.
Sensazioni e percezioni che possono sopraggiungere improvvisamente, a seconda della quantità inalata o iniettata o ingerita,  con caratteristiche simili ad uno stato di trance vicino alla morte, accompagnato da visioni dense, velocissime, compatte e difficili da descrivere con le parole. Potrebbe meglio una video- camera inserita nel cervello capace di proiettare su uno schermo bianco l’intera sequenza dei pensieri e dei loop vivaci che si susseguono.



Strati alterati

“La Chetamina, come altre dure sostanze psicoattive legali, rappresentano il più grande paradosso del proibizionismo che, a furia di proibire, espande e allarga il mercato nero e clandestino ed insieme la ricerca e l’uso di nuove sostanze e di nuove combinazioni di esse” 
Pietro Fumarola- Chetamina, il fattore K della psichedelia- Grafton 9 Ed., 1998

Ipotesi, supposizioni, opinioni, generalizzazioni, differenziazioni si accavallano, senza concedersi, giustamente, esiti definitivi, all’interno della ricerca più o meno sotterranea, più o meno empirica, sugli stati alterati di  coscienza, individuali o collettivi, sia che trattino di sostanze più conosciute,  come THC, eroina, cocaina, LSD, sia che riguardino altre più recenti come l’MDMA e affini, lo speed, il crack, e appunto la Chetamina. Quello che di sicuro non si può conoscere si può prevedere, ma a che pro, visto che i riferimento sono fuorvianti e non pertinenti:  perché si fanno confronti poco convincenti con gli animali-cavie da laboratorio, perché si comparano effetti ed esperienze ad altre sostanze che dal punto di vista farmacologico, chimico sono totalmente diverse,  perché la sostanza di riferimento, della predisposizione o attitudine verso repentini cambiamenti situazionali, sia nel proprio intimo, sia nell’ambiente esterno. Molto semplicemente bisogna valutare e calcolare eventuali malesseri e  probabili effetti non desiderati; oltre ai loop di tipo psichedelico, con alterazioni di tipo sensibile: visivo, uditivo, tattile quasi sempre assai piacevoli e gradevoli, può capitare soprattutto  durante le prime assunzioni, o “pippate”, che si soffra di una leggera  nausea all’altezza dello 
stomaco, e quasi sicuramente se si è ingerito in un lasso di tempo recente del vino o degli alcoolici più pesanti, se si è mangiato anche poco questa nausea può sfociare in vomito. Questo sicuramente meno piacevole. è necessario non sottovalutare la Chetamina, solo perché abituati  a saper gestire brillantemente ogni sorta di “pezza”, poiché' gli “svarioni” causati dalla Chetamina non sono una passeggiata sotto il sole di primavera, ma richiedono.........

MERIDIANA.07
1998                 
pics & words © ANTONELLA PINTUS 
                                                                                        

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