martedì 19 settembre 2023

WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE [Rubrica di cinema] NAGISA OSHIMA (1999))

WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE

ATTENZIONE ALLA PUTTANA SANTA

Rubrica di cinema [da un film del 1970 sulla visione del cinema di Rainer Werner Fassbinder, 1945-1982] con qualche precisazione:

Nessuna narrazione della trama dei film consigliati, salvo qualche dettaglio utile per le considerazioni in merito.

Nessun film che non ci sia piaciuto, lasciamo le critiche ai critici di professione.

Niente spazio alla macchina hollywoodiana anche se di manifattura europea o africana o quant'altro.

Nessuna censura di natura moralistica.     



Taboo- Gohatto di Nagisa Oshima

Il codice del disonore


"Ognuno uccide sempre colui che ama"

Oscar Wilde/La ballata dal carcere di Reading/1889


Cosi come vuole la tradizione delle calze che si infilano nei sandali nipponici, dove una ferita separa il dito alluce dal resto delle altre dita, cosi come una sorta di metafora o allegoria, una figura retorica ante litteram descrive lo stacco, la differenza tra l’individuo e la collettività, tra l’io e il gruppo. Aspetto che caratterizza da sempre la cultura giapponese in bilico tra un harakiri [gesto solitario]e un giardino zen [espressione della bellezza condivisibile].

L’incanto delle scenografie da teatro di posa, negli interni di pagode surreali o nelle vie di una Kioto nebbiosa ricostruita [siamo nel 1865], suggellano una storia semplice, quasi una telenovelas dei sentimenti traditi, delle passioni sopite, dei desideri nascosti.

Infrangere una regola comporta sempre delle conseguenze, ma rompere in maniera sotterranea con un solido armamentario di leggi e di codici d’onore come quello dei samurai, significa andare incontro alla morte, alla lacerazione della carne, allo squartamento delle abitudini.

Se poi si tratta di norme che intaccano il tessuto sociale della sessualità o che mettono in discussione la maniera soggettiva di prendere o dare piacere erotico, la questione si complica. Si insidia il dubbio, la curiosità, il pettegolezzo, il chiacchiericcio sui gusti sessuali dei propri adepti, dentro una congrega di soli uomini d’onore che difendono l’Imperatore, la Legge costituita, la Tradizione plurisecolare. Ecco che con profonda poesia e con pregnante delicatezza un individuo bello, prode, coraggioso, forte e ambiguo [Sozaburo] crea scompiglio all’interno della famosa Shinsen-gumi, dove essere omosessuali significa essere messo alla berlina, dove anche se corteggiati, non è mai opportuno fare sapere con chi te la fai e con chi vai a letto; non è permesso che il germe della debolezza e della lascivia si insinui tra le truppe solide e inattaccabili del governo regale.

Allora, è necessario correre al riparo, fino all'estremo sacrificio.

Peccato che sia stato doppiato quest’ultimo capolavoro del grande Oshima [L'Impero dei Sensi 1976; Merry Chrismas, Mr. Lawrence 1983], non riuscirò mai ad abituarmi nel sentire parlare in italiano il mitico Kitano, qui nei panni del tenente Hijikata.

tremaggio2001



Anna Bolena 2001


 words © ANTONELLA PINTUS 

Rubrica di Cinema per la newsletter di SpazioKamino Ostia 2000-2002                                                        

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