venerdì 22 settembre 2023

WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE [Rubrica di cinema] ANTONIO DOMINICI (2001)

WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE

ATTENZIONE ALLA PUTTANA SANTA

Rubrica di cinema [da un film del 1970 sulla visione del cinema di Rainer Werner Fassbinder, 1945-1982] con qualche precisazione:

Nessuna narrazione della trama dei film consigliati, salvo qualche dettaglio utile per le considerazioni in merito.

Nessun film che non ci sia piaciuto, lasciamo le critiche ai critici di professione.

Niente spazio alla macchina hollywoodiana anche se di manifattura europea o africana o quant'altro.

Nessuna censura di natura moralistica.    






DIAPASON DI ANTONIO DOMINICI

Tutto in una notte


Questo film, come DOGMA n. 11, ha abbracciato le regole e la filosofia del noto manifesto danese firmato nel 95 da Lars Von Trier e Thomas Vinterberg.

Nell'essenzialità della narrazione, nella semplicità della recitazione e nella linearità degli eventi, cogliamo la necessità quasi indispensabile di liberarci dagli schemi convulsi dei film d'azione, dalle blaterazioni inutili dei film drammatici, dalle ambientazioni miliardarie e dagli effetti speciali troppo invasivi. 

Il cinema che si interroga sul cinema, il cinema che racconta lembi di esistenze insoddisfatte in cerca di piaceri proibiti, un film che sottolinea l'importanza del cambiamento ma anche la sua frustrazione, la voglia di riscatto ma anche il suo rovescio ovvero il destino inesorabile e beffardo che giace dietro l'angolo a ricordarci che a perseverare nella superficialità e nella balordaggine ci si rimette, che la gioia è attimo fugace e che la vecchiaia è alle porte.

Il Cinema come fucina capace di dare emozioni e di regalarci sogni, è ormai inadeguato.

I tempi della Dolce Vita sono finiti.

Probabilmente c'è bisogno di nuovi impulsi e di un rinnovato coraggio, soprattutto per quanto riguarda il cinema italiano, spesso goffo, borioso, insopportabilmente schiavo dei modelli esteri, assolutamente non all'altezza dei modelli esteri.

Se è vero che Visconti, Pasolini, Antonioni, Fellini sono ineguagliabili, ogni tanto qualche talento nascosto potrebbe essere incoraggiato e meglio distribuito: v. Matteo Garrone; Salvatore Piscicelli; Guido Chiesa; ma anche i meglio noti Silvio Soldini, Giuseppe Piccioni; Marco Tullio Giordana, Mario Martone; Pappi Corsicato.

Il cinema italiano non può essere rappresentato da quei tromboni di Tornatores e Salvatore, e neanche dal Woody Allen nostrano alias Nanni Moretti che ci ha rotto e neanche da Gabriele Muccino che anche se convincente mi pare un tantino eccessivo considerarlo un grande cineasta.

Staremo a vedere.



treaprile2001

Anna Bolena 2001

 words © ANTONELLA PINTUS 

Rubrica di Cinema per la newsletter di SpazioKamino Ostia 2000-2002                                                        

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