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mercoledì 25 ottobre 2023

WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE [Rubrica di cinema] ABEL FERRARA (1993)

  WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE

ATTENZIONE ALLA PUTTANA SANTA

Rubrica di cinema [da un film del 1970 sulla visione del cinema di Rainer Werner Fassbinder, 1945-1982] con qualche precisazione:

Nessuna narrazione della trama dei film consigliati, salvo qualche dettaglio utile per le considerazioni in merito.

Nessun film che non ci sia piaciuto, lasciamo le critiche ai critici di professione.

Niente spazio alla macchina hollywoodiana anche se di manifattura europea o africana o quant'altro.

Nessuna censura di natura moralistica.  



The addiction di Abel Ferrara

Il mondo ha sete di sangue

"Giovani tedeschi.. oggi rappresentate solo un frammento della Germania. Noi vogliamo essere un popolo e voi dovete diventare quel popolo. Non volgiamo più categorie e caste. Vogliamo un Reich evoi dovete essere educati a questo. Vogliamo un popolo ubbidiente e voi dovrete abituarvi all'ubbidienza. Vogliamo un popolo pacifico ma anche valoroso e voi dovete essere pacifici e coraggiosi. Quando non ci saremo più la Germania continuerà a vivere in noi. Allora prenderete la bandiera che noi sollevammo al cielo. Voi siete carne della nostra carne e sangue del nostro sangue e nel vostro giovane cervello brucia lo stesso spirito che domina noi stessi."

Leni Riefenstahl/Trionfo della volontà - Discorso di Adolf Hitler alla gioventù nazista/1934


"La grande sofferenza del nostro popolo riunendosi nella lotta ci ha fatto diventare grandi, Chi non ha condiviso la stessa sofferenza non può comprenderla."

Adolf Hitler/Discorso alla adunata nazionalsocialista/1934


La dipendenza dal male è universale, la colpa degli aguzzini ricadrà sull'intera umanità e Nicholas St. John in questa partitura per vampiri contemporanei coglie l'occasione per citazioni colte e riferimenti filosofici interessanti, quanto intricati: Feuerbach, Nietzsche, Burroughs, Heidegger etc.

La vicenda di Kathy, dipinta in bianco e nero dal nostro cattivo Abel, diventa la parabola di tutti quelli che ogni mattina preferiscono guardarsi nei recessi indicibili della propria anima, piuttosto che limitarsi a cercare le rughe riprodotte fedelmente sullo specchio del cesso di casa.

Labilità registica, talvolta ingenua a tratti frettolosa consente una fuoriuscita repentina del marcio cerebrale della protagonista. Ancora una volta il cattolicesimo irrisolto dei due autori irrita e lascia perplessi.  Se si pensa che sia il film peggio distribuito degli ultimi anni. D'altronde ai critici impegnati infastidisce che si continui a parlare di stragismo nazista, del Vietnam, delle guerre di tutti i tempi con un a leggerezza quasi infantile, senza concrete analisi da manuale. Indubbiamente tematiche come la Sofferenza Apocalittica, l'Espiazione dei Peccati Universali, l'Essere e il Nulla, il Vizio e la Libertà necessitano di ben altro spessore che un party purificatorio di pipistrelli umani descritto in maniera inquietante verso la fine del film, ma il tutto è intrigante, out.

Ancora una volta Christopher Walken [King of New York] convince nei panni di un prete vampiro "quasi" redento che riuscirà ad illuminare la nostra sull'inevitabile quanto inspiegabile e necessaria reincarnazione dello spirito e della carne. La morte come presagio di infinite vite destinate a riprodursi e consumarsi spasmodicamente asservite da una qualsiasi assuefazione, espressione sublimata del Male eterno. Noi siamo malvagi per questo pratichiamo tagli/buchi sulla pelle, sul collo degli altri. Siamo impregnati di male e se consapevoli siamo destinati a perire distruggendo il Sé e la nostra Coscienza.

AMEN


anna bolena 1998

                   words © ANTONELLA PINTUS                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

giovedì 14 settembre 2023

WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE [Rubrica di cinema] STEPHEN FREARS (2000)




WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE

ATTENZIONE ALLA PUTTANA SANTA

Rubrica di cinema [da un film del 1970 sulla visione del cinema di Rainer Werner Fassbinder, 1945-1982] con qualche precisazione:

Nessuna narrazione della trama dei film consigliati, salvo qualche dettaglio utile per le considerazioni in merito.

Nessun film che non ci sia piaciuto, lasciamo le critiche ai critici di professione.

Niente spazio alla macchina hollywoodiana anche se di manifattura europea o africana o quant'altro.

Nessuna censura di natura moralistica.                                    




Liam di Stephen Frears

Frammenti innocenti

Liverpool anni trenta prima della seconda grande guerra

Quartiere irlandese cattolico. Operai disoccupati.

Un bambino di sette anni diventa testimone superpartes della crudele violenza che la povertà porta con sé. Povertà bruta e melmosa esautorata dal mondo ignorante e fanatico degli adulti.

Ossessionato dalla religione infarcita di visioni splatter e di raccapriccianti ferite inferte dentro la carne di Nostro Signore Gesù Cristo morto per noi sulla croce per liberarci del peccato di cui ci siamo macchiati per causa della conoscenza del bene e del male, Liam con le sue difficoltà di linguaggio mostra un candore ingenuo come solo i bambini sono capaci.

Piccoli momenti ma profondamente significativi per chi prova a capire come funziona quello che ci circonda. Non tanto perché lo ricerchiamo o lo bramiamo, ma perché ci ritroviamo nello sbatterci contro; la meschinità dei rapporti interpersonali, l'orgoglio ferito, le piccole battaglie di tutti i giorni.

Dettagli scanditi da un narrazione inceppata che vuole principalmente suggerire piuttosto che stabilire, bisbigliare piuttosto che urlare. Mai una caduta retorica neanche quando si accenna alle lotte degli operai socialisti contro la disoccupazione selvaggia e la tirannia del caporalato, o quando si prende distanza abissale dalla Chiesa Cattolica, o quando si denuncia sul finire la pericolosità del razzismo antisemita e fascista prebellico.

Diversa epoca storica, stesso attimo, stessa destra, stessa intolleranza di questi giorni, dove ai bivacchi degli homeless e dei marocchini si posano vasi di gerani in fiore, dove alle richieste di migliori condizioni di vita si contrappongono le mazzate dei tutori dell'ordine.

Ma almeno per una volta possiamo constatare che nonostante le abbiamo prese, le abbiamo anche date.

Auf  Wiedersehen in Genova.



ventimarzo2001


Anna Bolena 2001

 words © ANTONELLA PINTUS 

Rubrica di Cinema per la newsletter di SpazioKamino Ostia 2000-2002

La questione palestinese in Germania (12)

CONTRIBUTO @ RADIO BLACKOUT TORINO 29 GIUGNO 2024 cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/29giu2024direttannabolena.mp3  https://ra...