WARNUNG VOR EINER HEILIGEN NUTTE
ATTENZIONE ALLA PUTTANA SANTA
Rubrica di cinema [da un film del 1970 sulla visione del cinema di Rainer Werner Fassbinder, 1945-1982] con qualche precisazione:
Nessuna narrazione della trama dei film consigliati, salvo qualche dettaglio utile per le considerazioni in merito.
Nessun film che non ci sia piaciuto, lasciamo le critiche ai critici di professione.
Niente spazio alla macchina hollywoodiana anche se di manifattura europea o africana o quant'altro.
Nessuna censura di natura moralistica.
La Ville est Tranquille di Robert Guédiguian
La mortopoli
"Fino a qui tutto bene…
fino a qui tutto bene."
L'odio/ Mathieu Kassovits/1995
"Di male minore in male minore, gli innumerevoli riformisti che affollano questa società ci conducono così di guerra in guerra, di catastrofe in catastrofe, di sacrificio in sacrificio. Ed è accettando questa logica mortificante di ragione spicciola e di sottomissione quotidiana allo Stato che -a forza di fare calcoli, di soppesare tra male e male - si può arrivare un giorno a mettere sullo stesso piatto della bilancia la proprio stessa vita: meglio crepare subito, che continuare a languire su questa terra."
Il male minore/Dominique Miséin/1999 su Il diavolo in corpo n. 1/Rivista di critica sociale
Dall'ampia terrazza della ricca borghese di razza bianca [non più giovane che aiuta con programmi sperimentali ragazzi handicappati e che flirta con il bellissimo africano ex detenuto in cerca di riscatto sociale] Marsiglia, con il suo porto sul mediterraneo, con i suoi immensi palazzoni sulle colline a ridosso delle viuzze antiche del centro, appare tranquilla, ignara, quasi dolce e luminosa.
Ma in città le cose non vanno proprio bene , ci sono:
Michelle, la pescivendola che di notte sta al mercato e di giorno tenta di salvare la figlia dall'eroina arrivando a prostituirsi per comprare le dosi.
Suo marito disoccupato che sostiene l'estrema destra.
Gerard trafficante di droga e killer di professione, gestisce un bar in periferia.
Paul tassinaro, figlio di operai che va a puttane e canta l'Internazionale in tutte le lingue.
Umanità mortifera che si arrabatta per sbarcare il lunario.
Esistenze tragiche.
Destini che si intersecano secondo una linea superficiale e drammatica.
Simboli epidemici di una cultura in declino.
La nostra, che sceglie da sempre il meno peggio.
Che vorrebbe un'esistenza edulcorata, magari un posto caldo in un ufficio qualsiasi.
Questo è quello che desidera Michelle per la sua nipotina in fasce.
Un esistenza migliore di quella dei nostri genitori.
Questo è quello che vogliamo, che bramiamo e non ci rendiamo conto che le nostre città le nostre megalopoli, potenziali fucine di multirazzialità, di contaminazioni e di frontiera, sono solo bare e covi di comunità, che non si mescolano, che non vogliono mescolarsi, anche a costo di uccidere il desiderio.
Il bianco cadaverico dei titoli di coda suggella la Fine.
Finale inesorabile ed estremo: agonia dell'Occidente.
La Metropoli è morte.
Overdose alla Metropoli.
N.B. Il film in questione è vietato ai minori di 18 anni.
Hannibal di Ridley Scott, con banchetti di cervelli fumanti NO.
Morte alla censura.
settefebbraio2001
Anna Bolena 2001
words © ANTONELLA PINTUS
Rubrica di Cinema per la newsletter di SpazioKamino Ostia 2000-2002
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